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Carlo Deri

 

Livorno, 3 ottobre 1956

Compositore, pianista, didatta, librettista, ha compiuto gli studi musicali presso il Conservatorio “Luigi Cherubini” di Firenze, dove ha studiato Composizione con Carlo Prosperi oltre a Musica Corale e Direzione di Coro e Direzione d’Orchestra. Dedicatosi ai molteplici aspetti della didattica è stato, nel corso degli anni, insegnante di Pianoforte, di Armonia e Contrappunto, di Cultura Musicale Generale, di Esercitazioni Corali, di Esercitazioni Orchestrali. Ha inoltre tenuto corsi sperimentali riguardanti il recupero e il potenziamento della capacità di intonazione musicale. Dal 1983 si è occupato dell’organizzazione della Scuola di Musica “Giuseppe Bonamici” di Pisa, divenendone Direttore nel 1986. Direttore artistico nel 1997 dell’Associazione Filarmonica “I Ricercari”, nel 2000 dell’“Associazione Musicale Contemporanea”; è stato Presidente, dal 1989, della sezione pisana della Gioventù Musicale d’Italia, curandone le stagioni concertistiche per vari anni. Ha collaborato per tre stagioni consecutive con l’Opera Theatre and Music Festival of Lucca, istituzione creata e gestita dal Conservatorio dell’Università di Cincinnati (U.S.A.).

 Dal 2014, anno della sua istituzione in Pisa, è coordinatore del Dipartimento di Musica del Liceo Musicale Statale “G. Carducci” e principale ideatore della modifica al piano nazionale del Licei Musicale, poi progettata e realizzata insieme al gruppo da lui coordinato, che ampliando considerevolmente un’offerta formativa dalla quale sono scaturiti numerosi gruppi orchestrali, corali, cameristici e perfino di arte scenica, ha dato luogo in brevissimo tempo a una scuola di riconosciuta eccellenza.

Per l’orchestra sinfonica che ne è scaturita, che dirige stabilmente dall’inizio e con la quale ha effettuato molti concerti, ha creato un numero considerevole di elaborazioni, orchestrazioni e arrangiamenti, più volte rielaborati per adattarli alle mutate situazioni di organico. Interessato da sempre agli aspetti fonici della voce umana, è stato ripetutamente invitato in veste di “voce recitante” in manifestazioni concertistiche di vario genere, soprattutto legate al repertorio contemporaneo. Ha pubblicato saggi su esponenti e tematiche riguardanti la musica contemporanea (su questi argomenti ha tenuto anche pubblici incontri, conferenze, lezioni-concerto, tavole rotonde) nonché analisi di brani rappresentativi delle problematiche componistiche relative a varie epoche e stili, condotte sul piano estetico con un approccio metodologico rigorosamente tecnico. Nel 2017 ha terminato il lungo lavoro di trascrizione e revisione del Trattato di Armonia di Carlo Prosperi, aggiungendo a margine un’appendice sulla didattica della modulazione.

Il suo catalogo spazia dal repertorio orchestrale all’opera lirica e annovera inoltre brani pianistici, cicli di liriche per canto e pianoforte, brani da camera per vari organici. Mentre nei pezzi per canto pianoforte come le Due liriche di Pavese (1985, versione sinfonica 2009) o nei brani su testi ungarettiani – Due liriche di Ungaretti (1981; revisione 2003, versione sinfonica 2009) – la tecnica impiegata è asservita completamente alla dimensione lirica del testo, le composizioni strumentali come la Passacaglia per due flauti (1984) e la Sonata per due flauti e pianoforte (1986) sono invece caratterizzate dall’uso frequente di tecniche contrappuntistiche e impostazioni formali anche molto elaborate, inserite in un linguaggio liberamente non tonale. Il rifiuto di aderire a sistemi armonici preordinati non si riscontra invece in Dromos per voce recitante e sette strumenti (1998, incisione discografica dello stesso anno) dove viene riscoperto e impiegato il sistema dodecafonico, mentre nei brani pianistici successivi (dal 2001 al 2007), fra cui gli Improvvisi, i Notturni, la Fantasia, la Burlesca, Incanto, Distanze, In un pigro mattino di marzo, Senza risposta, unitamente ad una dichiarata maggiore libertà formale, è di nuovo riscontrabile la libertà armonica degli inizi. Nel 2003 si è di nuovo accostato alla composizione vocale da camera creando Italy, ciclo di liriche per canto e pianoforte su testi di Giovanni Pascoli. Questo brano – eseguito oltre che nella originaria veste cameristica, anche in forma scenica – è stato realizzato anche in forma sinfonica (2009), per voce solista e orchestra. Ha inoltre composto un’opera lirica, Markheim (2008), della quale ha creato anche il libretto, su un soggetto liberamene tratto dall’omonimo racconto di R.L. Stevenson. Nel 2010, utilizzando materiali tematici del Markheim, ha composto una Sinfonia in cinque movimenti per orchestra sinfonica con pianoforte concertante e sound track.

www.carloderi.com

 

CATALOGO DELLE COMPOSIZIONI

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